Il progetto m.i.t.e. ha partecipato con 2 soci GOLDVis, i veronesi Cristhian Garavello e Sonia Cipriani, al 10 revival valpantena nella categoria regolarità sport con i piloti adriano pilastro su 112 abbarth, navigatore ceco parziale/ipovedente Cristhian Garavello, e sandro martini su fiat uno 70s, navigatore Sonia Cipriani
Nelle gare di regolarità non conta arrivare prima degli altri, ma il rispetto dei tempi. L’arrivo in ritardo o in anticipo ai controlli orari comporta penalità: 1 o centesimo di secondo nelle prove speciali con strade chiuse e passaggio alla fotocellula o al presostato, 300 penalità per ogni minuto di ritardo o di anticipo nelle tappe di trasferimento. quindi diventa indispensabile non perdere tempo e, soprattutto, non sbagliare strada per portare i piloti da una prova speciale all’altra nel tempo stabilito dal road-map.
Alla stregua di un navigatore normo-dotato, al non vedente è richiesta esclusivamente la lettura precisa e decisa del roadbook, tale da indurre il pilota ad eseguire alla lettera le istruzioni sopra riportate. Pertanto, l’impossibilità d’indicare la strada come farebbe una persona vedente in condizioni normali di guida, non costituisce un problema. Ancor più che per le coppie normodotate, invece, la simbiosi pilota-navigatore diventa fondamentale.
Per i due piloti GOLDVis l’avventura inizia alle 16 e 10 di venerdì 19 ottobre da cerro veronese. Sonia è la prima dei 2 a partire, mentre Cristhianlascia la linea del via 23 minuti più tardi.
A questo punto diventa doveroso rivivere la corsa attraverso il racconto dettagliato e sentito di Cristhian tenendo presente che con l’abbreviazione c.o. si intende il controllo orario, dove viene verificato la correttezza del passaggio nel settore, mentre con p.s. si intende la prova speciale.
-“dopo la partenza -inizia Cristhian – c.o. 1 di trasferimento di 10 minuti arriviamo a lonico dove, si riparte dopo 3 minuti con il c.o. 2 ma subito in prova speciale quindi su i caschi e a tutta birra! 7.100 km da fare in 9 minuti e 35 secondi su stradine di montagna molto sconnesse. Finita la prova, si continua verso la fine del c.o. alla volta di Montecchio. L’arrivo è previsto 28 minuti dopo la partenza della p.s. a Montecchio stop obbligatorio di 3 minuti dopo il c.o. per sistemarsi il casco e la strumentazione e poi giù si riparte sempre in c.o. e p.s. sempre quindi a manetta con la prova speciale dei casotti lunga 4.130 km da fare in 5 minuti e 25 con arrivo poi a zevio dopo 1 ora e 30 percorrendo tutta strada statale o provinciale. Arrivati a zevio in località ca’ scapin, abbiamo fatto una pausa “riordino” di 40 minuti circa e poi da zevio siamo ripartiti solo in trasferimento, senza p.s. quindi, fino a roverè veronese dove ci aspettava il 4 c.o. con i 3 minuti e la ripartenza al 5.c.o in p.s. questa volta la prova speciale era forse la più impegnativa ma anche la più bella ovvero la prova di san Francesco lunga ben 14.800 m e durava 18minuti e 09 secondi e via giù in picchiata in prova e poi dritti al c.o. senza perdere tempo. Ci rimanevano solo 20 minuti, per arrivare a cerro veronese il c.o. era di 38 minuti complessivi compresa la prova. Una prova entusiasmante direi ed eccoci a cerro: timbro al c.o. 3 minuti e via giù ancora per la prova di praole, sempre uguale alla prima 7.100 km in 9.35 e il c.o. durava 45 minuti compresi p.s. Eccoci a villa arvedi dove si è tenuto un riordino di 1 ora con cena dove cera di tutto risotto all’amarone pasta con un sugo di verdure molto buono e altre pietanze dolci ecc. forchetta a destra e orologio a sinistra, abbiamo cenato nel tempo concesso di 1 ora e via per il prossimo c.o. di 15 minuti da villa arvedi all’arrivo della prima giornata motoristica che si conclude alla cantina bertani dove si è tenuto il parco auto e riordino di 12 h. Infatti, anche il riposo notturno contava come un settore (c.o.) con ripartenza al minuto indicato dai giudici di gara l’arrivo è stato alle 11 e 30 circa 20 minuti prima nel caso di Sonia visto che era 20 macchine prima di me e le macchine partono a al minuto. Dopo una breve analisi di classifica, non eravamo messi male; non eravamo in testa ma si poteva giocare per la vittoria e quindi siamo andati a riposare carichi e speranzosi.
Sabato 20 ore 11 10 circa per Sonia 11 e 30 per me ripartenza da cantina bertani alla volta di Via da villa bertani con il c.o. 1 (sarebbe stato 4b ma semplifichiamo per i lettori) di 23 minuti fino a busoni c.o. 3 minuti standard e via per un’altra p.s. la busoni lunga 5.700 km da fare in 7 minuti e 06 secondi mentre il c.o. compresa la prova deve durare 33 minuti. Diciamo che questa prova ci ha dato una bella sveglia: se eravamo ancora nel classico coma del sabato, beh ci è passato proprio. Direi bella, afferma con entusiasmo il navigatore scaligero – ma soprattutto non c’era tempo per la minima indecisione nella guida! Anche nelle altre, ma un po’ più di tempo c’era ed eccoci alla fine del c.o. in località corso con ripartenza c.o. e p.s. 3 minuti via in prova la prova ad Erbezzo lunga 12.090 m. da percorrere in 14 minuti e 57 secondi mentre il c.o compresa ps in 25 minuti con arrivo a Erbezzo. Breve riordino di 20 minuti e via in solo c.o. Erbezzo Squaranto in 40 minuti ed eccoci a squaranto penultima prova della gara c.o. e p.s. 3 minuti e via con la prova lunga 13.400 km da percorrere in 16 minuti e 34 secondi arrivo a cerro veronese dopo 1 ora e 7 minuti c.o. e via subito verso piazza bra in 58 minuti dove si è tenuto un riordino di 1 ora compreso di pranzo/catering self service. Sulla scalinata di palazzo barbieri si è tenuto un palco e anche la zona del buffet sempre orologio vicino all’occhio o all’orecchio nel nostro caso e via si torna su a stalla vena in 32 minuti ed eccoci è l’ultimo c.o. e l’ultima prova ci si gioca tanto non si può sbagliare niente neanche qui. Il circuito di alcenago, un percorso lungo 12.220 m. da fare in 16 e 43 secondi bene c.o. 3 minuti casco in testa via una prova stupenda un vero circuito su strade di montagna strette dove è difficile se serve superare ma non impossibile ma noi lo abbiamo fatto lo stesso anche se nell’ultimo pezzo abbiamo dovuto fermarci per non passare prima. Una volta usciti dalla prova, al bivio successivo Adriano Pilastro, mio pilota, mi fa: “che ci fanno Sandro e Sonia fermi li?” Ci fermiamo 2 secondi: “nooooo hanno rotto la cinghia!” e dopo inutili tentativi di sistemarla anche con i collant di Sonia hanno dovuto abbandonare la gara ma noi non avevamo tempo da perdere! Via al c.o. altrimenti pagavamo e abbiamo rischiato ma Siamo arrivati giusti sul palco d’onore quando toccava a noi senza troppo anticipo anzi nessun anticipo stavolta. Fatte 2 chiacchiere con il cronista che ci ha intervistato nell’abitacolo dopo un bel respiro conforto visto che su 80 macchine nella nostra categoria regolarità spor siamo arrivati solo noni 9 assoluti con un margine di penalità accumulate nelle prove speciali di 125 punti che equivalgono a 125 centesimi di secondo con un distacco dal primo di ben 90 punti – il primo ha pagato 35 centesimi di secondo su 8 prove – vuol dire 4 centesimi a prova, una prova non da noi abituati ad alzare coppe. Ormai per noi questo revival è stato un po’ privo di premiazioni ma ricco nei contenuti, vero è che è bello essere premiati e che se uno corre lo fa per vincere ma è altresi vero che lo spirito nostro e quello di passare una bella giornata o 2 di gara divertendoci e, se si riesce, facendo risultato.