Questa volta diventa veramente difficile riassumere la gita del 13 giugno a San Daniele del Friuli. Le idee sono confuse, la mente offuscata e i ricordi annebbiati, ma raccogliamo tutta la nostra lucidità per raccontare quella giornata. L’arrivo al piccolo paese di San Daniele è stato tranquillo così come tranquilla e interessante è stata la visita al prosciuttificio. Una piccola azienda a conduzione familiare, la più piccola del paese, basti pensare che da questo laboratorio escono circa 7000 prosciutti all’anno contro i 7000 alla settimana delle grandi aziende industriali dello stesso paesino. Interessante la spiegazione relativa a tutto il percorso che il prosciutto compie prima di giungere sulle nostre tavole. Inebriati dal profumo del crudo di San Daniele ci siamo seduti a tavola a gustare quel che avevamo appena visto insieme a formaggi locali, mostarde, sottaceti e ottimo vino friulano.
Da qui in poi, come si diceva, la mente si annebbia e la lingua si inceppa causa il pranzo spudoratamente godereccio e forse proprio per questa poca lucidità eccoci tutti allo spaccio del prosciuttificio a fare incetta dei prodotti tipici. Tutti di nuovo sul pullman alla volta di Codroipo, il percorso è breve e non ci permette di riprenderci dalle bevute precedenti. Qui visita al museo del vino, una collezione privata di tutti gli strumenti vecchi e addirittura antichi che hanno a che fare con il vino. Il museo è ricco anche di molti altri reperti che non hanno a che fare propriamente con la vinicoltura ma comunque con il tempo passato che ci riporta ad atmosfere bucoliche. E ora arriva la ciliegina sulla torta… altre degustazioni di vini: Ramandolo, Pinot Grigio e Brut e ancora assalto allo spaccio per portare a casa un po’ di quei sapori. Il ritorno in pullman è stato alquanto silenzioso… chissà perché? Ora comunque il percorso è stato abbastanza lungo per permetterci di riprenderci dalle “fatiche giornaliere”.
Grazie a tutti ancora una volta per aver saputo bere e mangiare in compagnia senza ritegno.